Chi può rivolgersi a Syntagma?

Prevalentemente imprenditori che, stanchi di pagare interessi, commissionali e spese varie, decidono di reagire e richiedere la restituzione di quanto illecitamente addebitatogli dalle banche.

E' possibile riavere dalle banche gli interessi pagati illegittimamente?

Si, certamente. Occorre però effettuare una preventiva analisi dei conti correnti, dei contratti e delle condizioni economiche applicate per valutare se anche alla tua azienda siano stati compiuti illegittimi addebiti.

Cosa occorre per far analizzare i propri rapporti bancari?

Occorrono tutti gli estratti conto per linea capitale e linea scalare, nonché tutti i contratti sottoscritti e le relative condizioni economiche applicate nel corso degli anni da parte degli istituti di credito.

Come posso consegnare la documentazione bancaria?

E’ possibile consegnare tutta la documentazione bancaria sia cartaceamente sia trasmetterla a mezzo mail all’indirizzo di posta elettronica info@syntagma.it

Se ho perduto gli estratti conto ed i contratti cosa posso fare?

E’ possibile richiederne copia per gli ultimi dieci anni al proprio istituto di credito, previo pagamento di un rimborso spese. L’importo di detto costo è variabile e dipende da ciascun istituto di credito.

Quanto costa l’analisi dei miei rapporti bancari?

L’analisi è totalmente gratuita. Syntagma effettua l’analisi documentale, detta anche ‘Screening bancario‘ o Analisi dei rapporti bancari, del tutto gratuitamente senza alcun costo e/o spesa.

Se voglio intraprendere un contenzioso con la mia banca quali sono i costi che dovrò sostenere?

Syntagma utilizza la formula contrattuale del ‘Success Fee‘, cioè il cliente non sopporta alcun costo o spesa sia per la fase precontenziosa (cosiddetta di mediazione) che per tutta la durata del contenzioso bancario vero e proprio. Il compenso spettante a Syntagma sarà dovuto solo a ‘risultato ottenuto‘ e cioè in ipotesi di soluzione e/o di esito vittorioso del contenzioso.

Cosa è l’anatocismo?

L’anatocismo è la più antica, la più diffusa e più applicata, tra le pratiche illegittime degli Istituti di Credito. Essa consiste nella capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi. Detta pratica è stata dichiarata illegittima da diverse pronunce della Suprema Corte di Cassazione perché contraria alla norma imperativa dettata dall’art. 1283 del codice civile.

Cosa è la commissione del massimo scoperto?

La Commissione di Massimo Scoperto (c.m.s.) spesso rappresenta una voce occulta del tasso di interesse in concreto applicato, priva di una specifica giustificazione economico/tecnica. In tali casi può essere sancita la nullità della c.m.s. perché determinata in assenza della benché minima causa giustificatrice tecnico-economica e di un fondamento giuridico; detta nullità può essere rilevata, anche d’ufficio, dal Giudice.

Cosa sono i giorni valuta?

Il giorno valuta è la data dalla quale decorrono gli interessi, attivi e passivi. Il correntista ha diritto agli interessi dal giorno in cui la banca ottiene la disponibilità del denaro per un versamento del cliente; di converso, lo stesso correntista deve pagare gli interessi dal momento in cui la banca perde il proprio denaro per cederglielo, a fronte di un prelevamento, del pagamento di un assegno, di un bonifico, etc. Prassi costante delle banche è di anticipare gli addebiti e di posticipare gli accrediti.

Le regole di attribuzione dei ‘giorni valuta’ alle singole operazioni devono però essere oggetto di specifica pattuizione scritta (cosa che avviene molto raramente). Pertanto, l’assenza di contratti sottoscritti dalle parti rende nulla la previsione dei ‘giorni valuta’ ed il cliente matura il diritto al riconteggio degli interessi, sia dare che avere.

Cosa sono gli interessi uso piazza?

Per decenni le banche hanno evitato di dichiarare nei contratti di conto corrente i tassi che avrebbero applicato, rinviandone la determinazione agli ‘usi correnti su piazza’. Dopo numerose sentenze, le banche si sono dovute adeguare alla necessità stipulare per iscritto i saggi di interesse dare ed avere ed in tal caso tutti gli interessi uso piazza dovranno essere riconteggiati sulla base del tasso legale ovvero di quanto statuito dall’art. 117 TUB.

Cos’è lo ius variandi?

È la facoltà riconosciuta alla banche di modificare unilateralmente i tassi, i prezzi e le altre condizioni di contratto. Detta facoltà è disciplinata dall’art. 118 TUB e la banca deve comunicare la variazione secondo determinate regole, cioè deve farlo in forma scritta e deve darne prova. Spesso ciò non accade con conseguente illegittimità della variazione.

Cos’è l’usura bancaria?

Prima del 1996, perché si configurasse usura doveva esserci l’approfittamento dello stato di bisogno della vittima. Con la legge 108/1996 (legge antiusura) si è invece stabilito che un tasso è sempre usurario quando supera il cosiddetto Tasso Soglia. Per la determinazione di tale tasso, tutti gli intermediari creditizi (banche, finanziarie, società di leasing o di factoring etc. ) forniscono alla Banca d’Italia la specifica di tutti i tassi applicati ai singoli clienti, per scaglioni di importo e La Banca d’Italia ne ricava, sempre per scaglioni di importo, la media e la comunica al Ministero del Tesoro che, ogni 3 mesi emette un decreto di fissazione del Tasso Soglia dell’Usura, che è pari al tasso medio aumentato della metà. Quando vi è il superamento di detto tasso si realizza quella che comunemente viene chiamata ‘usura bancaria‘.

Cos’è il TEGM?

Il TEGM è il Tasso Annuo Globale ed indica il tasso medio per una determinata operazione (per ogni categoria di prestito è calcolato il relativo TEGM). Il Tasso Annuo Globale è il risultato delle rilevazioni effettuate dalla Banca d’Italia (www.bancaditalia.it– Vigilanza – Contrasto all’usura) per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (http://www.dt.tesoro.it – Prevenzione reati finanziari – Antiusura – Categorie operazioni creditizie e tassi) che provvede a pubblicarle ogni trimestre.

Cos’è il TEG?

Il TEG – Tasso Effettivo Globale è il tasso di interesse effettivo applicato ad un finanziamento: ai sensi della legge 108/96 esso deve comprendere tutte le remunerazioni a qualsiasi titolo percepite eccetto imposte e tasse. Dunque il tasso di interesse effettivo è dato dagli interessi, dalle commissioni, dalle competenze a vario titolo, dalle commissioni di massimo scoperto, etc. (eccetto imposte e tasse) rapportati all’effettivo capitale preso a prestito dal debitore

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